sabato 27 ottobre 2007

Distanza

Come faccio a raccontarti in un pagina, in poche righe, tutta una vita, la mia, quello che ho assaporato della tua, quel che è passato, quel che è rimasto, quel che è fuggito.Come posso far filtrare dal muro dello spazio, forse del tempo, l'abisso, il tutto che si nasconde, perchè così è bene, perchè così è meglio.
Arrivi, mi guardi, mi sorridi. Accetti il mio sguardo, incurante del rischio, inconsapevole di cosa e quanto ci possa essere celato dietro. Se io credessi ancora in qualcosa, accetterei la sfida, accetterei il rischio, ti adulerei con parole suadenti, ti affascinerei con aggettivi astuti... ti rapirei e ti farei mia... e lo avrei fatto in uno dei tanti giorni passati insieme...

Poi i giorni uno in file al successivo decidono per me decidono per te. Dall'alto dei tuoi 19 anni, fidati, il mondo è cosa assai diversa. Tu torni alla tua vita, alle tue relazioni passate presenti future, io alle mie... la macchina (e io con le macchine ci vivo) è troppo pesante per deviare dal suo binario, ci vorrebbero scintille, ci vorrebbero incendi... quelli che i tuoi occhi minacciano ad ogni sguardo quelli che il mio cuore stanco prova a spegnere ad ogni risposta...
Prendo a prestito ancora un po' le parole di Fabrizio De Andrè che sono bellissime che un po' mi assomigliano, che molto ti assomigliano... che troppo ti raccontano:

"Quei giorni perduti a rincorrere il vento,
a chiederci un bacio e volerne altri cento,
un giorno qualunque li ricorderai,
amore che fuggi da me tornerai.
Un giorno qualunque ti ricorderai
amore che fuggi da me tornerai. "

"E tu che con gli occhi di un altro colore
mi dici le stesse parole d'amore,
fra un mese, fra un anno scordate le avrai,
amore che vieni da me fuggirai.
Fra un mese fra un anno scordate le avrai
amore che vieni da me fuggirai. "

"Venuto dal sole o da spiagge gelate,
venuto in novembre o col vento d'estate
io t'ho amato sempre, non t'ho amato mai,
amore che vieni, amore che vai.
io t'ho amato sempre, non t'ho amato mai
amore che vieni, amore che vai."

(F. De Andrè)

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