mercoledì 29 dicembre 2010

La voce

Ogni tanto sento una voce che torna, si muove sinuosa nel profondo del mio io, serpeggia ostinata tra i divieti, tra i "must", schivando, scartando, arpionando centimetri, metri chilometri all'interno di quell'infinita salita che porta alle mie dita, alle mie parole, alla mia vita. Vita distante di un che di interrotto, ostinato e confuso. Ogni tanto torna, prepotente, come un sussulto al petto, come un colpo di tosse, un ricordo, uno sbaglio. Ogni volta che torna sento che non se n'è mai andata, non mi ha mai lasciato, non sono mai riuscito a separarla da me. Ma che distanza tra noi. Che bellissima e dolorosissima distanza tra noi. Come rivedere un amico lontano, lasciarsi accarezzare da un ricordo d'amore, ripercorrere un leggero dolore passato. Le distanze del mondo e del tempo non colmano e appagano questa amica silente, che resta con me quel poco che basta, quel tanto che aiuta, ogni volta che ho veramente bisogno di lei.

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